domenica 23 gennaio 2011

Per il capo di Futuro e Libertà, nessun eletto è al di sopra della legge e non possono esserci secondi fini

Fini da Reggio Calabria manda a dire che chi è eletto non è al di sopra della legge. Ed evidentemente ha a mente il Premier e i suoi recenti guai giudiziari: prostituzione minorile e concussione. L’uomo, che non è stupido, saprà per certo che dimostrare la consumazione di un rapporto sessuale negato anche da lei, con lui che contesta di aver avuto conoscenza dell’età della sua ospite, e con nessuna intenzione dei due di ammettere l’esistenza di una  transazione economica per un favore sessuale, è dura. Quindi, meglio e più facile da dimostrare il reato di concussione, per la consumazione del quale verosimilmente Gianfranco non ha dubbi.

D’altra parte, è uno dei reati che più frequentemente commettono i Pubblici Ufficiali: cioè quando questi compiono degli atti contrari al loro Ufficio ed abusando del loro potere vogliono procurare per loro od altri un indebito vantaggio. E anche se è un casino provare che la telefonata fatta da Berlusconi al capo della Questura milanese per informarsi sulla pulzella ivi trattenuta, col Super poliziotto che dichiara di non aver avvertito imposizione e con lo stesso Procuratore capo della Repubblica di Milano che aveva chiarito che nella vicenda dell’affidamento della minore non c’era stata violazione della regola, questo è un campo ove più facilmente si può discettare in materia di consumazione del reato.

Magari non sarà facile come il caso in cui quello che ricopre incarichi istituzionali convoca, nei luoghi ove esercita il potere conferitogli dalla carica, un dirigente per imporgli di far stipulare all’azienda che dirige dei contratti milionari con suoi parenti ed affini, tipo quando Fini Presidente della Camera dei Deputati convocava nei suoi uffici Paglia Amministratore RAI per imporgli di far contratti milionari con la suocera, ma val la pena comunque prendere posizione netta.

Ormai è chiaro: per Gianfranco l’eletto non è al di sopra della legge e non possono esserci secondi fini. Lui è unico e solo a lui tutto è concesso.

Luca Procaccini

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