venerdì 8 gennaio 2010

Il PD in versione centrosinistra, e i risultati del laboratorio Iervolino. Conferme a tutto campo

Un anno fa il sindaco di Napoli, per giustificare l’attaccamento alla poltrona, invece delle dimissioni quale epilogo dello scandalo giudiziario per la vicenda dell’appalto ultramilionario che riguardava la manutenzione delle strade (portò agli arresti quattro dei suoi assessori della presente giunta come di quella del precedente mandato elettorale), ci venne a dire che Napoli è un valido laboratorio sperimentale per il centrosinistra. Quindi, niente dimissioni ma semplice rimpasto e giunta Iervolino che andò avanti imperterrita per la sua strada.

Un anno dopo, il risultato fornito dall’assessore al bilancio Realfonzo: “…alcuni settori del PD napoletano usano le aziende comunali come macchine per il consenso … mi è stato impedito di fare chiarezza … il PD mi isolò…”. E la Procura della Repubblica di Napoli, come la Corte dei Conti, starebbero nuovamente indagando sulla Giunta Iervolino.

A un anno dall’inchiesta “magnanapoli", l’esperimento della Iervolino conferma l’assunto. Quello della Procura però.

Luca Procaccini

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