mercoledì 14 aprile 2010

Scontri a Roma Tre: feriti universitari di destra. Clamorosa svolta nelle indagini: è stato un agguato dei fascisti

Una decina di ragazzi del Blocco Studentesco sono rimasti feriti. Ad aggredirli un centinaio di esponenti dei centri sociali davanti alla facoltà di Lettere di Roma Tre in via del Valco di San Paolo, mentre affiggevano alcuni manifesti in vista delle prossime elezioni del Cnsu, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Nove militanti del Blocco sono finiti in ospedale, sei di loro con ferite gravi e prognosi di decine di giorni. "Si è trattato di un vero e proprio agguato - racconta un aggredito - eravamo una quindicina di persone e stavamo facendo affissione, come è prassi nei periodi preelettorali, quando abbiamo visto sbucare dal nulla un centinaio di persone armate di caschi, sassi, bastoni, catene, che ci sono venute addosso, forti del fatto di essere oltre quattro volte superiori a noi nel numero".

Alcuni cittadini che abitano proprio sulla via dove sono avvenuti gli incidenti hanno assistito alla scena. "Dalla dinamica dell’aggressione, avvenuta peraltro a poche centinaia di metri dal centro sociale Acrobax, sembra evidente come l’attacco fosse premeditato - dice Di Stefano, responsabile nazionale del Blocco Studentesco - un’azione violenta e intimidatoria pianificata a tavolino per impedirci di fare politica nelle università. E' chiaro che un gesto di una tale gravità nasce dalla convinzione di godere di una totale impunità e richiede una risposta adeguata”.

Questi i fatti, poi l’analisi molto semplice: è stato un attacco squadrista per evitare l’espressione di un'idea e la libera partecipazione a un’elezione. Per di più, chi s’è macchiato di questo crimine l’ha fatto nella convinzione di rimanere impunito. Pertanto, come ai tempi dell’Aventino, chi non la pensa come gli autori del misfatto farebbe meglio a ritirarsi dalla scena politica per denunciare la privazione degli elementari diritti e il pericolo per la democrazia.

La fotografia è chiara e non c’è dubbio: chi ha compiuto l’aggressione è proprio un fascista.

Luca Procaccini

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