domenica 13 febbraio 2011

Congresso di Futuro e Libertà: tutte le proposte

Non è più una notizia, gli intellettuali di Futuro e Libertà sono in rotta con Fini e seppur invitati neanche hanno partecipato al primo congresso del Partito. Sia Alessandro Campi che Sofia Ventura, professori universitari, sono critici col Leader del neonato Partito perché non lasciava Montecitorio per dedicarsi al movimento, e perché la china da questo presa era da prima repubblica.

Sferzante la reazione dei colonnelli di Fini, che hanno attaccato gli studiosi ricordando che contano i voti portati da loro e non le riflessioni portate dai politologi.

E la prova è data. Si chiude il Congresso e tutti nervosi. FLI starà nel centrodestra ma non esclude l’opportunità di accordi con la sinistra. La scelta del Segretario del Partito non è condivisa, e per sminare il campo si rinvia la decisione confidando nel passar del tempo. Il Presidente è Fini, ma appena acclamato si autosospende per conservare la carica di Presidente della Camera. Carica che è pronto a rimettere, ma rilancia: non basta più che si dimostri che il cognato è proprietario della casa di Montecarlo, ora occorre anche che si dimetta Berlusconi dalla carica di Presidente del Consiglio.

L’impressione è che senza gli intellettuali siano rimaste sul campo poche idee e pure confuse, e la paura dei Colonnelli è che sul campo possano rimanerci pure i voti.

Luca Procaccini

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