Cinque anni addietro la conquista della Campania è stata affidata dal centrodestra al giovane dal cognome più difficile per vivere in quella regione. E allora delle due l’una, o si riteneva già persa la competizione e dettaglio di tal fatta era secondario nell’era della comunicazione che viviamo, oppure il giovane era necessariamente tosto. Per provenienza politica (MSI prima che AN), e per la palestra di vita che s’è dovuto fare per portare il nome. Poi, si sa, l’urna premiò di nuovo Bassolino, e Italo veniva chiamato dall’elettorato al difficile compito di controllore. Di fronte all’arduo compito, dimissioni e vita comoda in Parlamento.
Quindi, dato l’esito dell’avventura del Bocchino trombato, si è legittimati a credere più verosimile la prima ipotesi formulata. Poi, il candidato di oggi e la domanda che si fa l’elettore del centrodestra. Il nome è apposto e non evoca nulla di pruriginoso: Caldoro. Quanto a provenienza politica, niente di più consono all’elettore indigeno abituato a non prender mai posizione per potersi smarcare dal patentino attribuitogli col voto e passar, all’uopo, dall’altra parte: Partito Socialista, presente in ogni schieramento politico, da sinistra e libertà e fino al Pdl, con diverse formule e con ognun di loro che dice d’esserne erede delle idee e tradizioni.
Tutto bene, non fosse che il tempo cambia le cose e l’elettore cerca sicurezza e decisione. E la sinistra candida il vero uomo di destra: De Luca, detto “lo sceriffo”.
Quindi, la scoperta degli ultimi giorni leggendo i giornali: Berlusconi è incazzato per i giochi di potere all’interno del partito, e gli indizi portano al Bocchino che ha tramato fino al punto di averla vinta su Cosentino, il Coordinatore Regionale dimissionario perché non voleva tra i piedi l’accordo con l’UdC in Campania, e perché avrebbe detto di La Russa e Verdini che son morti che camminano in preparazione del cambio al vertice del partito che lo vedrebbe al comando, al posto dei due, con Bondi.
Povero Caldoro, il rischio è che faccia parte di un disegno e che alla fine valga meno di un Bocchino.
Luca Procaccini
La vera destra...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=IYJYXsvGQwI