venerdì 22 ottobre 2010

Saviano offre la prova della congruità del costo del programma “vieni via con me”

In collegamento con “annozero”da Berlino, ove era ospite dell’Istituto di Cultura Italiana, Saviano ha narrato la sua storia. E ci ha spiegato che pagare fior di quattrini una trasmissione è doveroso perché i professionisti costano.

È stato ineccepibile e involontariamente testimone di questa verità. Infatti, l’uomo si prepara alla trasmissione senza aver firmato ancora il contratto e, quindi, senza un ghello in tasca per sé e per i collaboratori. E allo stesso modo è stato preparato il collegamento da Berlino attraverso il quale ha profuso il verbo.

Quindi, al narratore che abilmente traduce in romanzi atti di giustizia che altri hanno scritto è toccato il compito di farsi scrivere l’intervento per la serata ad “annozero” con il colpo ad effetto: la citazione di Kennedy che in quel di Berlino ebbe grosso modo a dire che tutte le persone libere sono persone di Berlino, per poi dire che lui auspicava di poter sentir dire un giorno che le persone italiane sono persone libere.

Incantevole, peccato che Kennedy quelle parole le ha dette l’anno in cui è stato costruito il muro di Berlino e l’intendimento era quello di condannare lo stato comunista che ogni libertà negava. Bello sentirlo dire da un'icona della sinistra. Peccato che, privo di colpa, lo diceva senza averne cognizione. Se la RAI avesse prontamente monetizzato, il discorso sarebbe stato preparato da consulente all’altezza adeguatamente pagato.  Ha ragione Saviano, non funziona. Si rischia di fare magra figura a fare gli intellettuali così.

Luca Procaccini

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