Con un vero e proprio plebiscito, dopo sessant’anni, fuori i rompipalle atomici dal Parlamento italiano ed europeo. Verdi, Rifondaroli, Comunisti Italiani e Socialisti, tutti licenziati. Le scorie negative di tanta permanenza saranno lunghe da eliminare. I danni del benaltrismo, ossia i danni del “è ben altro quel che c’è da fare per risolvere i problemi” opposto ad ogni progetto venisse proposto nel Bel Paese, sono lontane dall’essere smaltite. Ma il cambiamento già s’avverte: fuori i rompipalle atomici, dentro l’energia nucleare. In Italia si torna a sperare. Finita la stagione del qualunquismo radical Chernobyl, finalmente finiremo d’acquistare energia atomica dai Paesi esteri e avremo una bolletta energetica meno costosa. Quindi, maggiore competitività e meno ipocrisia. Benservito al rompipalle atomico, benvenuto al Nucleare.
Sandro Sisler
e non c'è più neanche il Fronte della Gioventù che ak referendum si schierò contro il nucleare...
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