Settantatré anni, imprenditore di successo e proprietario del Milan. Milano 2, Milano 3, Fininvest e Mondadori. Il Giornale e Panorama. Migliaia di posti di lavoro e mai nessuno in cassa integrazione.Fondatore del partito e fautore del suo scioglimento nel Pdl. Presidente del consiglio e leader dell’opposizione. Occhetto, Dini, Prodi, D’Alema, Amato, Rutelli, ancora Prodi, Veltroni e ora Franceschini. Tutti leader dimezzati al suo cospetto.
Ormai tutto è alla portata, anche la difesa nell’ambito del processo per corruzione al Giudice del Lodo Mondadori, dove in battuta il Giudice dell’Udienza Preliminare l’aveva prosciolto, ma il processo era continuato su impulso della Procura. E allora, la prescrizione a toglier di mezzo il rischio d’esser condannato per l’infame reato.
E anche se la prescrizione lascia spazio al nemico in sede civile, e può esser rinunciata, il rischio è calcolato.
La condanna per corruzione, se non arriva l’assoluzione, è la fine dell’illusione.
La condanna al risarcimento, o la soccombenza per dirla alla Travaglio, è il costo dell’operazione.
Un po’ caro ma ne valeva a pena.
Luca Procaccini
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