sabato 21 febbraio 2009

Franceschini il Gattopardo segretario del PD

Sono anni che ci dicono d’essere belli, bravi e buoni perché fanno le primarie. Fa nulla che erano la parodia di quelle americane e che mettevano in fila la gente per votare Prodi prima e Veltroni poi. Vietate le vere candidature antagoniste. Questa era la strada da seguire per essere moderni, cioè all’americana.

Poi, oltre che all’americana, il PD doveva essere anche agli antipodi della vecchia politica dell’Unione. Basta l’antiberlusconismo come unico collante per stare insieme, e comunque come unico programma di governo.

E invece? Niente primarie, elezioni bulgare con Franceschini e Parisi a giocarsi l’elezione con questo che aveva le stesse chance della Pro Patria di battere l’Inter. Pazienza, tanto era una messinscena.

L’importante è quel che dice il nuovo segretario Franceschini: “Berlusconi ha una visione autoritaria dello Stato, ritiene il Parlamento un ingombro, attacca la Costituzione sfruttando la tragedia di una giovane donna che sta morendo ecc. ecc.”.

Se queste sono le premesse, al congresso di ottobre si arriverà per riportare in casa i Bertinotti, i Pecoraro Scanio, i Luxuria, i Caruso, il diavolo e l’acqua santa.

Franceschini protagonista, ma del romanzo il Gattopardo. Mancava solo che dicesse: "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!"

Sandro Sisler

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