Più di 100 procedimenti e oltre 900 magistrati che si sono occupati di lui e del suo gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2560 udienze in 14 anni e fiumi di soldi anche per consulenti. Processi per corruzione alla guardia di finanza e in atti giudiziari, abuso edilizio, irregolarità nei diritti televisivi e nella cessione di calciatori, abuso dei voli di stato e sulle minorenni, condotta immorale con donnine dedite all’antico mestiere e foto all’interno della dimora privata.
Ci hanno provato in ogni modo a farlo divenire indigesto agli italiani. Ma niente da fare, gli italiani non hanno abboccato ancora. E allora, colpo di teatro, trapela la notizia: iscritto nel registro degli indagati per il delitto di Garlasco sarebbe un uomo del mondo della televisione diversamente giovane, bassino ma che usa il tacco alto, con pochi capelli ma trapiantati, dalle battute facili ma che per alcuni sono gaffe. Questo l’identikit costruito dagli inquirenti. Ma per avere il nome pubblicato su tutti i giornali bisogna aspettare una qualche scadenza elettorale.
Luca Procaccini
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