Più di 100 procedimenti e oltre 900 magistrati che si sono occupati di lui e del suo gruppo, 587 visite della polizia giudiziaria e della guardia di finanza, 2560 udienze in 15 anni e fiumi di soldi anche per consulenti. Processi per corruzione alla guardia di finanza e in atti giudiziari, abuso edilizio, irregolarità nei diritti televisivi e nella cessione di calciatori, abuso dei voli di Stato e chi più ne ha più ne metta. E Berlusconi picchia i pugni sul tavolo perché si faccia una riforma della giustizia che lo metta al riparo dal processo Mills e da qualche altra iniziativa delle procure italiche.
Minaccia di rivolte armate contro Roma ladrona, processioni a Ponte di Legno e sul Po da 20 anni, processi per vilipendio della bandiera e delle cariche dello Stato, canottiera da muratore, fallo sempre duro e ictus che quasi lo stecchiva. E Bossi picchia i pugni sul tavolo perché si faccia il federalismo.
Postfascista, aennino e poi nel partito del predellino. Mussolini statista e fascismo male assoluto. Programma elettorale ed elezione al Parlamento. Terza carica dello Stato imparziale e sincero democratico. Posizioni diversificate e richiesta di un partito di tutti e non del capo. E Fini picchia i pugni sul tavolo perché si sentano gli applausi della sinistra.
Ognuno è quel che fa e ha le sue priorità, ma l’accordo è fatto e nasce il processo breve.
Sandro Sisler
Nel 1999 referendum su separazione delle carriere, Csm etc.
RispondiEliminae berlusconi invita ad andare al mare perchè quelle riforme non si fanno per referendum, ci penserà lui una volta al governo.
Nel 2001 va al governo e nessuna riforma, ma solo leggi e leggine ad uso personale che, evidentemente non hanno neanche funzionato...
adesso si fa il processo breve che risolve tutti i problemi, ma il popolo di destra non si preoccupi per censurati ed immigrazione il processo breve non vale.
Quelli restano in carcere, quelli portano voti...
Helmut Khol, ex cancelliere della Germania, fu protanista della caduta del muro di Berlino.
RispondiEliminaSolo per questo motivo avrebbe potuto campare di politica a vita, ma anche lui fu morso dalla serpe dell' illegalita' e, raggiunto da avviso di garanzia per finanziamento illecito, si dimise immediatamente abbandonando completamente la politica.
Non cerco' di inventarsi lodi incostituzionale per svincolarsi dalla giustizia ma ritenne opportuno lasciare il campo libero a chi avrebbe potuto destinare tutto il proprio tempo alla soluzione dei problemi del popolo tedesco.
Ma nella nostra Repubblica delle banane in Parlamento troviamo gli avvocati del Premier, le showgirl del Premier, i vecchi compagni piduisti del Premier ecc. tutti proni alle richieste del loro padrone che altro non chiede che di non essere giudicato come qualsiasi altro cittadino...
Kohl ha fatto cadere il muro, Berlusconi, tutt'al piu', puo' solo farci cadere quotidianamente i coglioni a terra...
Intanto ieri sul corriere è apparsa un'intervista a Pecorella, deputato pdl ed (ex) avvocato del premier, nella quale si fanno rilevi sulla proposta del processo breve, con rilievi sulla questione degli incensurati e della immigrazione.
RispondiEliminaA giorni il Giornale di Feltri scoprirà che Pecorella stava in Soccorso Rosso e che ha difeso i killer di Ramelli..........