Bello il discorso di Bersani. Vuole il superamento del bicameralismo perfetto, il Senato federale, la riduzione del numero dei parlamentari e il rafforzamento delle funzioni reciproche di Governo e Parlamento.
Originale la proposta di Bersani, questa era la legge di modifica della Costituzione approvata da Berlusconi, col suo precedente Governo, e affossata dal referendum nell’ambito del quale Bersani tanto s’è speso perché la legge fosse bocciata.
Coerente il discorso di Bersani. Vuole accordo con chiunque possa dargli il numero di deputati necessario ad avere la fiducia per governare il Paese.
Fa nulla che le idee siano quelle portate da Berlusconi e targate Bossi, e che abbia voluto contrastarle adducendo che la riforma della Costituzione si fa anche con l’opposizione altrimenti col referendum si viene puniti. E fa nulla che la precedente riforma Costituzionale l’aveva fatta il centrosinistra di Prodi senza concertarla con l’opposizione di centrodestra.
Pur di ottenere il potere a sinistra si fa tutto e il contrario di tutto. Anche dire che quello che è stato fatto dal centrodestra, e cancellato dal centrosinistra, ora è il programma del centrosinistra.
Evidentemente, il fine giustifica i mezzi e si può dare via “i ciapp” all’occorrenza. Anzi no, per questo nel partito c’è chi addirittura paga.
Luca Procaccini
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