Dopo neanche due mesi, l’inquinamento da polveri sottili ha già sforato il tetto annuale massimo. Quindi, in meno di due mesi, per 35 giorni l’inquinamento da PM10 è stato superiore al massimo consentito. Eppure, poco più di un anno addietro, ci vendevano l’Ecopass quale strumento risolutore del problema. Garantiva la Bricchetto in Moratti, a nome Letizia.
All’automobilista, però, seppur con Letizia, il tutto appariva come una supposta. Il primo anno andato, rivelatosi particolarmente piovoso, ha reso dati confortanti. E allora giù pacche sulle spalle agli ideatori della purga.
Il secondo anno, ora in corso e particolarmente asciutto, ha svelato il problema. Di polveri sottili ce n’è troppe, e non è l’Ecopass il provvedimento determinante. Magari occorreva intervenire risolutamente sugli impianti di riscaldamento degli edifici privati e pubblici. Ma sarebbe stato provvedimento eccessivamente oneroso e impopolare.
E allora giù a far la danza della pioggia, gli ideatori del tributo, e tutti gli altri a prender per supposta il balzello.
Luca Procaccini
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