lunedì 12 gennaio 2009

Piedigrotta e sputtaNapoli, le due tracce lasciate dalla Iervolino a Napoli


Sette anni di governo Iervolino a Napoli con poco degno da far ricordare ai posteri. L’unica traccia della mano iervoliniana era, fino a qualche settimana fa, il ripristino della millenaria festa di Piedigrotta. Che visse il suo massimo splendore fra la fine del 1800 e la seconda metà del 1900, quando divenne vetrina della musica partenopea in concomitanza col festival della canzone napoletana, prima di essere soppressa negli anni Sessanta. Poi, nel 2007, il Comune di Napoli ha ripristinato la festa. Già quando il sindaco partenopeo era Bassolino, in città era arrivato il Festivalbar e la tradizione di festeggiare il capodanno con concerto in piazza.

Con queste premesse, la continuità nella politica territoriale del Pd non poteva che prevedere altra festa, e la finezza della Iervolino fu quella di ammantare lo strumento di governo con il fascino della storia e della tradizione. Ed ecco Piedigrotta.

Nulla di nuovo a ben pensarci, evoluzione del motto di governo di sapore borbonico: al popolo bisogna dare “festa, farina e forca”. Ossia, festeggiamenti per non far pensare, pane per saziare e forca in piazza per ammonire. Da allora a oggi poco è cambiato. Niente esecuzioni in piazza, ma tanta festa e promessa di posti di lavoro utili a procurare il pane.

Qui s’era esaurita la spinta della giunta quando la Iervolino ha smesso di far festa e ha cominciato la commedia con i suoi del Pd. Napoli sommersa di rifiuti e la Iervolino che con una battuta liquida il problema asserendo che nessuno ne sarebbe morto.

L’assessore della giunta agli arresti per i disordini dovuti all’apertura della discarica, ma coinvolto anche in altra indagine per commissione di reati negli appalti pubblici, e il sindaco che commenta il suicidio come “sussulto di dignità che ad altri sarebbe mancato”, riferendosi agli altri assessori coinvolti nello scandalo. Vedi qui.

Veltroni e il presidente provinciale del Pd, Nicolais, che chiedono per Napoli una svolta e contestano la scelta della Iervolino di risolvere l’imbarazzo per l’inchiesta giudiziaria con un semplice rimpasto di giunta, e la sindachessa che va avanti infischiandosene.

Il presidente provinciale del Pd Nicolais che si dimette in segno di protesta per la scelta della Iervolino di non aderire all’indicazione del Partito, e lei che si dichiara disposta a fornire ai media le registrazioni delle conversazioni intervenute tra il sindaco del Pd e il presidente provinciale del partito per dimostrare che questi in pubblico dice una cosa, ma in privato ne sostiene altra.

I media che attendono le registrazioni incriminate e Nicolais il quale oppone diniego alla Iervolino a che vengano divulgate.

L’ex ministro del Pd Lanzillotta che propone di sfiduciare la Iervolino e questa che le manda a dire di farsi gli affari suoi.

Signori, sputtaNapoli è servita. Speriamo non ci sia replica.

[foto via flickr, album di laverrue]

Luca Procaccini

Nessun commento:

Posta un commento