martedì 14 aprile 2009

“Anno zero”. Niente “diretta”, si prevedono solo registrazioni

Il copione è sempre lo stesso. Santoro sceglie il nemico, e seleziona gli ospiti della trasmissione in maggioranza militarmente schierati contro il rivale prescelto. Poi apre la trasmissione con la predica di Travaglio che non ammette replica. Appena può, invita Di Pietro e trasmette filmati di Beppe Grillo. Successivamente alla puntata, la polemica e la domanda di rito sui soldi pubblici spesi per trasmissione di tal fatta. Immediatamente dopo, la scena consueta di Santoro che si meraviglia delle reazioni e di Di Pietro che blatera il rischio di regime perché si vuole imbavagliare l’informazione non schierata.

Tutto visto, tutto vecchio. Alla fine è una catena di montaggio. In 21 anni di giornalismo di Santoro, l’unica novità degna di nota l’ha offerta quando, qualche anno fa, riprese le trasmissioni con i capelli visibilmente tinti. Neanche vale la pena fare la diretta, tanto vale registrare.

Luca Procaccini

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